Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Sassuolo e Monza, valevole per la settima giornata di Serie A. Andiamo a leggere le sue parole.
PROVA DI MATURITÀ. “Mi sembrano le parole più sagge, la cosa difficile è trasmetterlo alla squadra, è anche stimolante da un certo punto di vista. È una cosa che poche volte siamo riusciti a dimostrare in campo ed è una piccola prova di maturità che non vorrà dire in base a domani che riusciremo o non riusciremo a superarla, ma dimostreremo eventualmente che siamo cresciuti“.
DUE VITTORIE CONTRO LE BIG. “C’erano tanti punti interrogativi e queste due prestazioni devono aver dato più consapevolezza, non hanno messo i punti ma le virgole. Ora sta a noi cosa vogliamo fare. Sappiamo che qualcuno ci rispetterà di più ma deve essere un motivo di stimoli. Ambizione e umiltà devono andare di pari passo ed è quello che sono ed è quello che vorrei nella squadra che alleno. Ora serve dimostrarlo in campo”.
PARTITA DI DOMANI. “Non so se tutti aspettano il Sassuolo ma queste prestazioni devono dare certezze. Al tempo stesso siamo sempre alla ricerca di certezze e consapevolezze, poi se qualcuno ha notato di più la squadra ci fa piacere e dobbiamo tramutarlo in un vantaggio in campo perché abbiamo margine di crescita. Non abbiamo già completato il percorso e la volontà è quella di mettere in campo domani questa crescita“.
PAPU GOMEZ. “Se tornano giocatori bravi in Italia mi fa piacere, che sia tornato al Monza prima di giocare contro di noi no, ma più giocatori bravi ci sono in Italia meglio è”.
DIONISI SU CASTILLEJO E PEDERSEN. “Ho già parlato di Castillejo. Avevo parlato con lui di questa collocazione e credo sia nel suo futuro. È nato come esterno ma per caratteristiche, scelte, adattabilità, quello per me è il suo futuro. È normale che deve aumentare la condizione. Pedersen quando è entrato ha fatto bene. Abbiamo un solo terzino mancino e quando giocherà Vina è di ruolo e di piede ma non dobbiamo precluderci la possibilità di giocare con un destro a sinistra, come è successo con l’Inter. Pedersen è arrivato in una condizione ottimale, a differenza di altri che sono arrivati e sapevano di uscire, se arrivi a fine mercato giochi di meno. Le sue caratteristiche lo facilitano, le sue qualità lo aiutano, e al tempo stesso lingua e idea di gioco diversa perché è simile ma non è uguale, però ad oggi è pronto”.
INDISPONIBILI. “A parte Viti tutti a disposizione. Purtroppo non è disponibile, gli altri lo sono”.
PORTIERI. “Ho tre portieri solidi, perché c’è anche Pegolo e avere tre portieri di esperienza è importante. Siamo ben messi, siamo molto competitivi, c’è competizione e ovvio che non mi fa decidere un allenamento ma una serie di allenamenti, di situazioni. Alessio e Andrea hanno fatto bene, c’è una gerarchia iniziale, le gerarchie sono fatte anche per essere cambiate ma ci sono delle gerarchie“.
DIONISI SU FERRARI. “Ha vissuto un’estate particolare rispetto agli ultimi anni. Non posso nascondere che sembrava ormai in uscita ma realmente l’ultima prestazione con l’Inter dimostra che è un giocatore importante per noi. Si è fatto sempre trovare pronto anche l’anno scorso quando non ha iniziato negli undici, tornerà a giocare negli undici perché è un giocatore importante per questa squadra, per lo spessore e per le qualità che ha. Ha portato tranquillità e letture di gioco dentro una partita non semplice come quella contro l’Inter e questo è un segnale importante in una squadra mediamente giovane. Sono molto contento e non avevo dubbi sull’approccio di Gian Marco, sicuramente è di buon auspicio”.