Il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby emiliano contro il Bologna. Di seguito le sue parole.
AVVICINAMENTO. “La cosa più importante è mettere da parte la prestazione scorsa perché non abbiamo fatto e se abbiamo fatto abbiamo fatto tanti errori e ricaricarci per la partita di domani, con un avversario importante. È un derby che in passato non ci ha visto vincenti tante volte in casa ma il passato non conta. Dobbiamo riscattarci, dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo messo nelle gare precedenti in termini di attributi e carattere, poi anche qualità”.
BOLOGNA. “Il Bologna viene da un trend positivo, mi piace come squadra, come organico e come giocano, soprattutto perché non sono molto leggibili, hanno giocatori di movimento, si muovono tanto, tatticamente ci sono giocatori intelligenti e questo può complicare la nostra partita difensiva perché servono letture da preparare in settimana ma anche in campo in base alle posizioni che poi vanno a prendere i giocatori in campo. Se vado a vedere nei numeri, in 10 partite il Bologna ha fatto 4 punti in più di noi. Non facciamo la gara sul Bologna ma se ci sono parole di elogio per il Bologna per 4 punti in più non dovrebbero esserci parole negative col Sassuolo per 4 punti in meno“.
SITUAZIONE INFERMERIA E CASTILLEJO. “Rientra qualcuno però non mi piace fare nomi perché nelle ultime conferenze succede poi che perdiamo qualcuno, a voi può sembrare pretattica ma non è così. Samu è duttile e intelligente, può mettere qualità nella squadra, dipende da come interpretiamo la partita e con che interpreti vogliamo giocare”.
CAMBI DI FORMAZIONE. “Qualche cambiamento potrebbe esserci, ci sarà, l’ultima formazione è stata condizionata anche dagli impegni della Nazionale. Sperando di recuperare qualche giocatore, ci siamo allenati tutti, è normale che qualche riflessione a 360° l’allenatore le farà, poi mi piace condividerle con la squadra e non con voi. La possibilità di scelta sarà maggiore”.
TRESSOLDI. “Ruan è qua da un bel po’, è la sua terza stagione. L’anno scorso si è guadagnato i gradi da titolare e quest’anno siamo partiti con grande aspettative, su di lui e sulle prestazioni sulla squadra. Possono succedere dei giri a vuoto, è qui che si vedono i valori, quando le cose non vengono, è lì che dimostri di andare a prenderti le cose che meriti con carattere, dedizione e lavoro. Ha lavorato, lo ha fatto abbastanza bene, è normale che non sia un momento abbastanza semplice, poi quando un difensore fa un errore e subisci gol è peggio, perché ci sono stati anche errori importanti ma senza l’aver subito gol, fa la differenza. È importante lavorare dopo aver commesso degli errori. La fiducia è totale, l’allenatore fa delle scelte ma ovviamente non sono delle scelte definitive“.
APPROCCIO. “Dovremo essere bravi a non dare la palla a loro, il Bologna ce l’ha la palla, se la deve prendere, alla Lazio l’abbiamo data. Qualche elemento non ha acquisito ancora le sue sicurezze, a qualcuno lo concedo ancora, in una partita nata non proprio nelle tue corde, si sono messi un po’ all’ombra e se ti metti all’ombra in Serie A fai fatica, perché siamo una squadra offensiva più che difensiva, e fai fatica poi in entrambe le fasi. Dobbiamo essere più coraggiosi nella manovra offensiva e più squadra nella manovra difensiva, non è l’approccio ma l’atteggiamento generale dal primo all’ultimo “.