Samu Castillejo ha parlato ai canali ufficiali del Sassuolo della sua nuova esperienza, ma anche e soprattutto del suo passato, tra Villarreal e Milan. Di seguito le sue parole.
LA SUA PRESENTAZIONE
INIZI. “Sono di Malaga e ho cominciato a giocare sin da bambino, nel mio quartiere con gli amici e con mio fratello più grande. Ho ricordi molto bello, perché non è come adesso e si giocava in strada. Ho tanti bei ricordi. A sei anni volevo già giocare ma a scuola non c’erano squadre per quell’età, però l’allenatore mi vide giocare e mi disse che potevo con quella dei bambini 4 anni più grandi. A quell’età si vede tanto la differenza ma ho cominciato così“.
CASTILLEJO AL VILLARREAL. “Dal periodo delle giovanili ho tanti ricordi, tanti amici. A vent’anni sono andato via da Malaga. Ricordo tanti momenti, i viaggi. Poi è diverso, c’è meno pressione, non è un lavoro. È più un andare a giocare con gli amici. Con tanti di loro parlo ancora tanto. Poi ho fatto il salto al Villareal che è molto simile al Sassuolo, come club, come dirigenza, come famiglia… Lì c’è stato un periodo molto bello, io ero molto giovane ma avevo già un po’ di esperienza. L’ho vissuta bene ed è un club come il Sassuolo, molto unito. Sono stato molto bene lì. Sono stati tre anni nei quali ho giocato in Europa, ci siamo qualificati in Champions, ma ricordo soprattutto l’ultima stagione e poi la possibilità di andare al Milan“.
MILAN. “Il Milan per me è stato tutto. Ho vissuto quattro anni lì. Poi è difficile spiegare il sentimento milanista, perché lo devi vivere. Sono arrivato in un periodo nel quale non era il Milan di adesso, ci sono stati tanti cambi. Poi è arrivato Ibra e ho vissuto l’ultimo anno e la vittoria dello scudetto che mancava da tanti anni. Penso che sia stata una delle cose più difficili. A inizio anno nessuno lo immaginava e noi invece lo facemmo. Fu strano, non giocai tanto, ma ho dato il mio contributo per la vittoria dello scudetto. Il mio primo gol in rossonero è arrivato contro il Sassuolo, lo ricordo come se fosse ieri. Sono cose che ti marcano. Ho un bel ricordo dello stadio“.
CASTILLEJO AL SASSUOLO. “Tutti mi hanno parlato bene del Sassuolo, del club, della società. Appena entri te ne accorgi che è particolare per tutto. Sono molto contento di essere qua. Avevo sentito anche Uros Racic, che mi ha parlato di un gruppo giovane e compatto. Me ne sono accorto appena sono arrivato. Tutti vogliono lavorare”.
DIONISI E COMPAGNI. “Domenico è il compagno che mi ha stupito di più. Anche se già lo conoscevo per averlo incontrato da avversario ai tempi del Milan. È molto forte. Prima di venire ho parlato con il mister, gran parte del merito che io sia qua è suo. Da metà campo in avanti posso giocare ovunque. È grazie a lui se sono qua. Ho 28 anni peró ho la voglia di competere e di giocare a grandi livelli. Non sono ancora vecchio! C’è ancora la grande voglia di continuare a giocare e di dimostrare e credo che qui sia il club perfetto per farlo. Mi piace mettere l’anima in tutto ciò che faccio, sia nel calcio che nella vita. Chi mi conosce sa che è sempre così sin da piccolo. Adoro fare assist, in carriera non ho fatto tanti gol, ma mi piace fare tanti assist”.
FROSINONE-SASSUOLO. “Domenica sarà difficile. Ho giocato contro il Frosinone ai tempi del Milan. Sarà una partita tosta, i tifosi e la squadra sanno rendere la partita difficile”.
Foto: sassuolocalcio.it