Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa al termine della sfida di Coppa Italia contro il Cosenza.
Ecco le sue parole dopo la vittoria per 5-2 ai supplementari: “Risultato esagerato e decisioni arbitrali discutibili? Sono d’accordo sull’analisi del risultato.
La partita è stata giocata da entrambe le squadre, il Cosenza ha creato le sue occasioni, noi abbiamo vinto con merito ma il risultato è rotondo.
Sul resto non mi soffermo, non lo condivido, cerco sempre di analizzarlo con più equilibrio con pro e contro, credo ci siano state decisioni discutibili da ambo le parti”.
Che indicazioni trae dalla gara? È stato un ottimo test per il campionato…
“Hanno giocato due squadre di un livello diverso. Oggi non siamo né completi né pronti, abbiamo fatto il massimo. C’è da ricordare che siamo l’unica squadra che ha giocato fuori casa, il pubblico si sentiva.
A Cosenza il pubblico si sente e ha spinto la squadra. Non lo dico come alibi ma giocare in casa la prima ufficiale sicuramente ti favorisce e noi questo vantaggio non lo abbiamo avuto, fermo restando che possiamo fare meglio, ci serviranno tanto queste partite per l’inizio del campionato e per il prosieguo”.
Tra il primo e il secondo tempo si sono viste due squadre diverse, soprattutto per quanto riguarda l’attitudine. E il Cosenza che impressione le ha fatto?
“Noi siamo partiti un po’, come nostro solito, quando sottovalutiamo l’avversario, cosa che non dobbiamo fare perché anche noi oggi non siamo quelli che dovremo diventare e non ce lo possiamo permettere.
Siamo partiti con il freno a mano tirato, giocando con ritmi bassi, merito anche del Cosenza che ha cercato di aggredirci ma potevamo uscire con le nostre qualità.
La palla andava piano. Nel secondo tempo siamo partiti con un altro piglio cercando di passare in vantaggio e ci siamo riusciti, poi il Cosenza l’ha ripresa quando sembrava non poterlo più fare e merito al Cosenza.
Oggi la differenza tra noi e loro non è quella che ci sarà in campionato, è normale, si gioca più a viso aperto. Il Cosenza ha la sua identità e gli faccio l’in bocca al lupo per il prosieguo”.
C’è stata l’inversione di campo: pensa che far giocare in trasferta la squadra più forte possa essere un viatico per la spettacolarità della formula?
“Io posso solo dire che è due anni che ci capita, giocando in trasferta la prima, e quest’anno la trasferta è stata impegnativa e lunga e non posso soffermarmi sul regolamento.
L’inversione di campo aumenta l’equilibrio, assottiglia le differenze, poi se vorranno cambiare ci sono gli addetti a questo”.
Nel primo tempo in particolare avete sofferto in particolare la pressione del Cosenza. Ha inciso anche il caldo?
“Più che questo, perché alla fine siamo arrivati bene. Poi con il Cosenza in 10 noi abbiamo corso meno di loro perché abbiamo tenuto di più la palla e anche questo ha un po’ ingannato.
Sull’inizio, non me ne voglia nessuno, ma l’abbiamo determinato un po’ in negativo noi perché il Cosenza ci ha messo in difficoltà sulla palla lunga, eravamo 2 contro 1, erano delle letture semplici e abbiamo sbagliato.
Poi dopo il Cosenza ha avuto delle trame ma l’avevo visto contro il Frosinone, ha fatto la sua partita e l’ha fatto bene. L’inizio della partita merito del Cosenza ma noi potevamo solo far meglio: peggio di così, se lo fai in Serie A, nel primo tempo è finita la partita e l’hai già persa”.