Dopo l’arrivo in neroverde, Mattia Viti ha presentato se stesso parlando della carriera, della nascita della passione per il calcio, della famiglia, delle passioni e di quella volta in cui ha giocato contro Messi…
“So per certo che devo migliorare, ma in un ambiente come Sassuolo, dove conosco lo staff, penso di poterlo fare. Sono fortunato e anche con i ragazzi mi sono da subito trovato bene. Ho iniziato a giocare a tre anni e mezzo vicino a casa mia e non c’era ancora l’annata 2002, eravamo aggregati ai più grandi. Andavo sempre a vedere mio fratello più grande giocare e così dalla famiglia è nata la passione. I miei genitori erano contrari, poi hanno capito che non mi potevano fermare.
La carriera è nata piano piano nell’Empoli, è una famiglia spettacolare e la voglia di esordire con quella maglia era al primo posto, poi è arrivata anche la promozione con l’esordio in A. Dopo un anno difficile, ritrovare mister Dionisi e lo staff è stato importante. Con l’Empoli ho chiuso con una salvezza al termine di un’annata spettacolare e quella esperienza mi rimarrà sempre nel cuore.
Non vedo l’ora di fare bene a livello individuale e anche di squadra perché voglio riprendermi anche la maglia azzurra. A Nizza sono arrivato in punta di piedi, poi ho segnato il mio primo gol di sempre. Ho giocato contro il PSG e ho avuto il coraggio di chiedere la maglia a Messi che da campione me l’ha data.
Quando ho saputo del Sassuolo non ci credevo, poi quando ho saputo che era una situazione concreta ho fatto il possibile per venire perché qui è l’ambiente giusto per crescere e voglio tornare a divertirmi giocando. E’ un anno importante per me, perché l’anno scorso non è stato molto positivo. L’obiettivo è fare il meglio possibile“.