Il nostro giudizio sulla prestazione dei neroverdi, allenati da Fabio Grosso, che questa sera a San Siro hanno sfidato il Milan di Paulo Fonseca, negli ottavi di finale di Coppa Italia Frecciarossa.
Satalino: Nulla può sulle reti di Reijnders e il primo gol di Chukwueze, ma si abbassa tardi sul tiro di Leao e si distende con poca rapidità sulla seconda rete di Chukwueze. Il gol di Calabria non può prenderlo, ma esce in ritardo sul 6-1 di Abraham e consente all’inglese di segnare in tutta facilità. Voto 4
Paz: Nonostante un fisico da bronzo di Riace non riesce minimamente a sostenere il duello da velocista contro un Leao in formato fenomeno. Peccato perché si vede il terzino neroverde provarci, seppur sbagliando nell’approccio e nelle intenzioni. Voto 4,5
Odenthal: Marcatura horror su Abraham e Loftus Cheek, ogni volta che i rossoneri duettano davanti all’area di rigore scorrono brividi lungo la schiena. Posizionamenti da rivedere per tutto l’arco della gara, di sicuro non la sua partita ideale. Voto 4
Muharemovic: Il gigante bosniaco si rimpicciolisce nella cornice, estasiante, di San Siro dove subisce tanto a livello difensivo, ma prova a farsi notare con diverse iniziative offensive; irriconoscibile, però, rispetto a quanto dimostrato nelle scorse partite. Ennesimo taglio alle sue spalle, in occasione del 6-1 rossonero, con Abraham che scappa via, guarda Satalino e insacca con un cucchiaio dolcissimo. Voto 4
Pieragnolo: Completamente fuori luogo ed impresentabile, lascia perennemente libero Chukwueze e dal suo lato pervengono diversi pericoli per Satalino; inspiegabile i vuoti lasciati in difesa da parte dell’ex Reggiana. Nel secondo tempo entra con un piglio diverso e si fa prendere meno di infilata, ma non basta a cancellare i disastri causati nei primi 45 minuti. Voto 4
Iannoni: Poca luce e tanta emozione forse per il giovane centrocampista neroverde che, sbaglia molti appoggi elementari e si lascia sopraffare dallo strapotere fisico del centrocampo rossonero. Voto 4
Caligara: Tanta imprecisione e poca personalità, la differenza di livello è netta. Voto 4
Obiang: Ha esperienza e conosce la categoria, ma non può più competere a certi livelli, per fisico ed età; la mediana del Milan se lo mangia vivo. Voto 4
Volpato: E’ l’unico che prova seriamente a farsi vedere con tanti spunti degni di nota, ed è anche uno dei pochi che dimostra di valere una categoria superiore; gli manca solo il gol, che sfiora a più riprese. Voto 6
Mulattieri: Gioia personale per Samu che prima sbaglia di testa, poi si fa recuperare da Pavlovic e infine infila sul primo palo il portiere del Milan, mettendo a referto il classico gol della bandiera. Voto 6
Antiste: Prestazione timida e opaca nel primo tempo, anche se gli viene annullato un gol per fuorigioco (netto); nel secondo tempo vince un duello sulla fascia e serve l’assist a Mulattieri per siglare l’1 a 5. Voto 5,5
SUBENTRATI
Miranda: Entra per limitare i disastri commessi da Paz, ma si perde clamorosamente Okafor nell’azione che chiude la gara sul 6-1. Voto 5,5
Missori: Primi minuti in questa stagione, resta oggetto misterioso perché ancora non si riesce a capire quale sia il suo ruolo e se effettivamente meriti certi palcoscenici. Voto 6
Thorstvedt: Entra a mezz’ora dal termine e da un po’ più di freschezza alla manovra, malgrado tocchi tre palloni. Voto 6
Toljan: S.V.
Kumi: S.V.
Fabio Grosso: Il Sassuolo alza bandiera bianca ancor prima di scendere in campo, con una formazione più che rimaneggiata: un vero e proprio agnello al macello. Chissà cosa trapelava nella mente del tecnico dei neroverdi che voleva vedere una squadra garibaldina a San Siro ed è finito per vederne una completamente allo sbaraglio, senza anima, senza attenzione e senza coraggio. Per fortuna in Serie B la storia è diversa, ma occhio a non voler sfidare la Samp con lo stesso ‘coraggio’ di San Siro. Voto 4