Horatiu Moldovan, intervistato ai microfoni di Gazeta Sporturilor, ha parlato della sua nuova esperienza in neroverde e del suo passato a tinte colchoneros (con Simeone, ndr).
ARIA NUOVA. “Questo trasferimento al Sassuolo è arrivato nell’estate di quest’anno e qui mi trovo molto bene. La mia missione è fare il mio lavoro al meglio, aiutare la mia squadra partita dopo partita, come ho fatto in questo primo mese. Alla fine, il grande sogno è la promozione in Serie A“.
L’ESPERIENZA A MADRID. “Molto buono e utile! Ho avuto l’opportunità di allenarmi al fianco di grandi giocatori, campioni del mondo e d’Europa. Non penso che abbiano bisogno di presentazioni. Ma sì, è stato molto difficile per me essere all’Ateltico e lottare per un posto contro uno dei migliori portieri del mondo, Jan Oblak“.
L’ADDIO AL PAESE D’ORIGINE. “Ho cambiato un po’ la mia mentalità e ho capito che se non sei al 100% in ogni allenamento, non hai alcuna possibilità di giocare. E allo stesso tempo, nessuno ha pazienza con te. Se non dai il rendimento richiesto, arriva subito un altro al tuo posto“.
IL GESTO. “Quella che ho avuto con il signor Lucescu è stata una discussione costruttiva e lui ha capito il mio desiderio. Sono contento che alla fine sia stata una scelta ispirata e in quel lasso di tempo sono riuscito a guadagnarmi un posto tra i primi 11“.
LE DIFFICOLTA’. “È stato molto difficile per me abituarmi all’intensità e alla qualità dell’allenamento! Ma ho lavorato molto duramente, ho dato il cento per cento, mi sono preparato, ho dato il massimo e in poco tempo ho raggiunto un ottimo livello. Adesso tocca solo a me mettermi in mostra al Sassuolo e, come ho detto, vogliamo la promozione“.