Berardi: “Essere la bandiera del Sassuolo è un orgoglio, mio figlio ama fare il tifo”

Le dichiarazioni di Domenico Berardi ai canali ufficiali neroverdi, in cui ha raccontato la stagione a 360 gradi

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DAZN

Domenico Berardi, vera e propria bandiera del Sassuolo, ha raccontato tutte le sensazioni che ha vissuto in un’annata così piena di emozioni in Serie B con la maglia neroverde. Il numero 10 ha poi parlato anche del suo futuro, che sarà in Serie A, ancora una volta con il Sassuolo.

RETROCESSIONE. “La retrocessione è stata brutta da digerire, perché non poter dare una mano alla squadra e vederla da casa, sdraiato su un divano, mi ha fatto male. Non riuscivo nemmeno nei primi mesi ad andare allo stadio perché dovevo stare a riposo, ed è stata dura da digerire. Dopo la retrocessione, quello è stato il momento più brutto della mia carriera. La ripartenza è arrivata dopo l’annuncio di mister Grosso: ci siamo detti di rimboccarci le maniche e, da quel momento in poi, si è pensato solo a lavorare duro. Con l’annuncio di mister Grosso, abbiamo parlato subito: ci ha fatto capire, anche ai ragazzi, che era il momento di dare il 100% per questo club e riportarlo dove merita”.

BERARDI SU GROSSO. “Mister Grosso si è presentato bene fin dall’inizio. Ha ricreato quel gruppo che l’anno scorso si era un po’ perso. Ha portato spensieratezza ed esperienza: aveva già vinto un campionato con il Frosinone in Serie B, e anche grazie a lui siamo entrati subito nell’ottica che questo campionato sarebbe stato difficile. Il mister ama questo sport, ci ha trasmesso passione, lavoro, sacrificio, e – come detto – ha ricreato quel gruppo che l’anno scorso si era un po’ perso”.

EMOZIONI PRIMA DI ALZARE LA COPPA. “Nel tunnel rivivi un po’ tutto: parti dai momenti più brutti che hai passato e arrivi poi alla passerella, ripensando a tutte le cose positive fatte durante la stagione. Devo dire che è stato molto emozionante e sono veramente orgoglioso di aver alzato la coppa. Ho preso la coppa, ho fatto due passi, poi piano piano sono salito su due gradini. Ho preso la coppa e l’ho appoggiata prima sulla testa di Pieragnolo – non so se l’avete visto – poi sono andato verso il gruppo, dove c’erano Romagna e Obiang, che sono stati anche loro due capitani importanti per questo club e questa squadra. Ci tenevo che anche loro alzassero la coppa insieme a me, perché – come dicevo prima – sono stati capitani e hanno dato una grossa mano tutto l’anno a questo gruppo, assieme al mister”.

BERARDI BANDIERA DEL SASSUOLO. “Sassuolo come famiglia nasce da tanto tempo, perché con Carnevali, Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli mi hanno accolto come se fossi un figlio. Poi, purtroppo, loro sono venuti a mancare e la situazione è passata nelle mani dei figli, Veronica e Marco, che ci sono stati – e mi sono stati – molto vicini, anche nel momento in cui mi sono fatto male. Ho sempre detto che Sassuolo è famiglia, è casa, e mi trovo bene. Essere la bandiera di Sassuolo mi rende orgoglioso, perché ormai non ce ne sono più di bandiere”.

GIOCARE SOTTO LA CURVA CON IL FIGLIO. “L’immagine di mio figlio che gioca sotto la curva mi rende felice e orgoglioso. A lui piace giocare a calcio, e dopo le partite vorrebbe sempre venire in campo a giocare. In quella partita lì l’ho preso, l’ho portato giù: ha iniziato a battere i rigori e voleva farmi gol, proprio perché voleva sentire la curva cantare. Lui è felicissimo. Non so se avete visto il video dove canta ‘La capolista se ne va’ tutto il giorno a casa. Continua a cantarla perché gli piace proprio fare il tifo”.

GHION E IANNONI. “Ghion, anche nell’ultima partita, ha fatto il capitano, proprio perché è un ragazzo con dei valori importanti. È un ragazzo serio e secondo me ha strameritato di fare il capitano di questo gruppo. Iannoni è anche lui un ragazzo serio: quando è stato chiamato in causa dal mister, ha sempre risposto presente. L’ho già detto prima: tutto il gruppo ha fatto un gran lavoro quest’anno”.

BERARDI SUL FUTURO. “Questa stagione è stata sicuramente la stagione del riscatto per tutti noi, per il club. Adesso ci godiamo questa Serie A cercando di ripartire come abbiamo fatto quest’anno, con la stessa voglia, la stessa determinazione di fare bene. Ci aspetterà sicuramente un campionato difficile, ma sono convinto che con la forza di questo gruppo si possano fare belle cose. Intanto, ci godiamo questa festa”.

Fonte: SassuoloChannel

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