Prugna: “Venivo presa in giro da piccola, la Serie A era un sogno”

Le dichiarazioni di Cecilia Prugna, giocatrice del Sassuolo Femminile, nel corso di un incontro con la scuola Parco Ducale

prugna
sassuolocalcio.it

Insieme a Pedro Obiang, anche Cecilia Prugna del Sassuolo Femminile ha partecipato all’incontro con gli alunni della scuola Parco Ducale, con al centro la tematica ‘’Binomio Studio – Sport’’. Di seguito le sue parole riportate sul sito ufficiale del Sassuolo.

INIZI. “Ho iniziato a giocare a 7 anni, con i maschi: qualche volta venivo presa in giro ma sapevo farmi rispettare in campo e a fine partita mi facevano i complimenti, il calcio è uno sport democratico. Non è facile sentire queste cose, la mia voglia di giocare però era più grande e avevo il supporto dei miei compagni. Anche i miei genitori mi hanno sempre supportata, so che non è stato così per tutte: adesso è bello vedere che tante ragazze hanno la possibilità di giocare”.

SOGNI E LAVORO. “Arrivare in Serie A era un sogno, realizzarlo è stato qualcosa di sorprendente. Ho dovuto lavorare duramente e superare momenti difficili, ma in un contesto così bello come il Sassuolo ce l’ho fatta. Situazioni come quelle che mi sono capitate quando ero agli inizi mi hanno resa più forte. La costanza è una delle abilità necessarie per realizzare i propri sogni; trovare le motivazioni nei momenti difficili, come le sconfitte, è fondamentale perché ci aiuta a capire quanto vogliamo raggiungere l’obiettivo”.

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