MILAN-SASSUOLO – Non ci doveva essere partita e in effetti non c’è stata, anche se forse c’è un po’ di delusione. Milan-Sassuolo 6-1 è stata l’emblema del fatto che c’è un motivo se una squadra lotta per i piani alti in Serie A, mentre l’altra è reduce dalla retrocessione in Serie B. Nonostante questo, visto il momento di forma del Sassuolo, era lecito aspettarsi qualcosa di più dalla sfida di San Siro. Alla fine però la resa è stata anticipata, forse fin dall’annuncio delle formazioni, visto che Fonseca ha schierato Leao, Reijnders e Fofana, mentre Grosso i suoi big li ha tenuti fuori. Laurienté, Berardi, Pierini, Thorstvedt e Boloca tutti in panchina, con solo uno dei cinque entrato nella ripresa. Sperare di fare l’impresa contro il Milan senza questi cinque giocatori è impensabile, e per questo motivo mi sento di dire che la partita fosse già persa in partenza.
Dall’altro lato però è vero, l’obiettivo non è vincere la Coppa Italia, ma è ritornare a giocare in Serie A. Grosso ha quindi deciso di risparmiare i suoi top per la partita di domenica contro la Sampdoria, scelta condivisibile a mente fredda, anche se nel post-partita uno fatica a capire perché uno non ci debba provare. Il Sassuolo avrebbe perso lo stesso? Probabilmente sì, però c’è modo e modo. La speranza è che questa sconfitta non lasci strascichi, e la grande emozione di giocare a San Siro porti carica nuova nei ragazzi più giovani, che saranno fondamentali nelle prossime partite. Peccato non aver visto in campo colui che nel corso degli undici anni di Serie A ha fatto tanto male al Milan, però Berardi avrà modo di rifarsi.