Ennesimo episodio, increscioso, di razzismo in Serie A. A pagarne le conseguenze questa volta è stato Mike Maignan, estremo difensore francese, del Milan, che in occasione della sfida contro l’Udinese al minuto 35′ dopo aver ricevuto svariati insulti di stampo razzista, ha abbandonato il terreno di gioco per diversi minuti, sostenuto dai propri compagni.
Curva dell’Udinese che non è nuova a situazioni del genere, spesso manifestatesi contro squadre del Sud Italia (Napoli, ndr) e contro formazioni che presentavano alcuni giocatori di colore.
Inutile dilungarsi sull’ignoranza di questa piccola (si spera, ndr) parte di “tifosi”, resta bensì doveroso ricordare che lo sport deve unire, far gioire e soffrire e includere tutte le persone del pianeta, a prescindere dalla provenienza, dal colore della pelle o dall’accento.
Allo stadio bisognerebbe andarci per perdere la voce sostenendo la propria squadra, nella brutta e nella cattiva sorte, non per inveire contro coloro che si trovano sul rettangolo di gioco per divertire gli spettatori.
Ancora una volta, basta, stop, no alla piaga del razzismo.