72 ore separano Juventus e Sassuolo dalla sfida di martedì 16 gennaio, nella gara che chiuderà la 20a giornata di Serie A. Per stemperare un po’ la tensione pre-partita abbiamo intervistato il nostro collega, Michael Di Chiaro, di TifoJuventus.it.
Momento top di forma e di risultati per la Juve, quanto contano questi tre punti, contro il Sassuolo, per la lotta scudetto con l’Inter? Perdere significherebbe arrendersi?
“In un campionato che, ad oggi, si sta giocando punto a punto ogni partita diventa importante per non perdere terreno.
Inter e Juve stanno tenendo un ritmo folle, basti pensare che la proiezione sul girone di ritorno le vedrebbe entrambe oltre i 90 punti.
Per quanto riguarda i bianconeri il prossimo trittico di partite contro Sassuolo, Lecce e Empoli rischia di essere determinante perché in caso di bottino pieno la squadra di Allegri si presenterebbe il 4 febbraio a San Siro in vetta alla classifica, visto che l’Inter posticiperà un turno a fine febbraio causa Supercoppa. In altre parole, vietato sbagliare”.
Una squadra probabilmente non bellissima da vedere sotto il profilo di gioco ma estremamente efficace sotto porta e che fa del “pressing” una dei suoi punti di forza, ma qual è la vera chiave del successo, fino ad ora, per la Juventus di Allegri?
“La forza della Juve è la compattezza di un gruppo che, grazie anche all’inserimento di diversi giovani, ha ritrovato fame e voglia di lottare.
Quando vinci 3-4 partite segnando il gol decisivo dopo il 90esimo è il chiaro segnale di una squadra entrata in piena convinzione dei propri mezzi.
I valori ovviamente non vanno dimenticati: Szczesny, Danilo, Bremer, Rabiot, Chiesa, Vlahovic e Kostic sono tutti giocatori di prima fascia. La rosa della Juve è sempre stata di alto livello“.
Il Sassuolo ha sempre segnato una tappa fondamentale per il cammino bianconero, non senza inciampi clamorosi, c’è qualche margine di vittoria per i neroverdi? Che squadra ti aspetti?
“Mi aspetto un Sassuolo inizialmente ordinato che non andrà ad aggredire da subito la Juve, ma che cercherà comunque di fare la sua partita senza snaturarsi in maniera eccessiva.
Sulla carta è ovviamente un match sbilanciato, ma la storia di ogni partita insegna che di scontato non c’è niente. A maggior ragione se si pensa al fatto che la Juve quest’anno ha spesso e volentieri vinto faticando proprio contro le medio-piccole”.
Impossibile non parlare del momento storico che il Var sta attraversando. Sassuolo e Juve sono solo due delle tante squadre che, in questa stagione, recriminano episodi dubbi, che cosa non sta funzionando? Ritieni giusto il metro punitivo adottato dagli arbitri nei confronti di chi protesta? Rocchi fa bene a fermare i direttori di gara solo in caso di chiari ed evidenti errori?
“Per quanto riguarda il VAR credo si sia arrivati al momento più critico da quando è stato introdotto.
La tecnologia ha portato indubbiamente benefici ed è utile per correggere diverse situazioni di gioco, ma a non tornare sono le metodologie di applicazione.
Protocolli che vengono smentiti da una giornata all’altra, episodi simili in diverse partite ma solo alcuni vengono rivisti al monitor, arbitri che in un certo senso risultano quasi delegittimati dal compiere ogni scelta.
Il clima generatosi non è affatto buono, vedo ancora moltissima strada da fare per migliorare questo elemento.
Per quanto riguarda le scelte di Rocchi, al netto del fatto che alla base degli errori ci siano sempre degli uomini esattamente come viene in campo, ritengo sia giusto fermare i direttori di gara in caso di errori evidenti. Deve servire come monito per tutti per alzare ulteriormente il livello arbitrale”.
Chi può essere decisivo nella gara di martedì? Sarà un testa a testa tra Chiesa e Berardi?
“Al netto di un Chiesa non ancora al 100%, e che secondo me partirà dalla panchina, penso che Allegri voglia continuare a sfruttare il momento positivo di Vlahovic e l’esplosione di Yildiz.
Sul fronte Sassuolo Berardi quando è in campo è sempre l’uomo da vigilare con maggiore attenzione, ma se penso alla gara d’andata non sarà l’unico pericolo del quale tenere conto”.
Ti aspetti qualche botto di fine mercato o la Juve procederà fino al termine della stagione con lo stesso organico (ricordando l’inserimento di Tiago Djaló)?
“Sul mercato mi aspetto al massimo l’inserimento last minute di un centrocampista, ma non vi è nemmeno questa certezza.
Oltre all’affare Djaló, penso che l’unico profilo spendibile per gennaio sia Samardzic, ma solo se ci saranno condizioni economiche favorevoli per prenderlo già a gennaio.
In tutta sincerità non mi sorprenderei affatto se la rosa rimanesse immutata fino a giugno”.