Incredibile quanto successo nella serata di ieri, durante e a margine, Roma–Fiorentina, terminata 1-1, con Lukaku e Zalewski espulsi.
Riavvolgendo il nastro, al minuto 65′ Zalewski viene espuslo per doppia ammonizione a seguito di un fallo ingenuo del polacco sulla metà-campo, da li in poi la gara degenera e la Roma rischia di farsi male da sola.
Minuto 88 Lukaku ripiega in fase difensiva ed entra in modo spropositato e del tutto inutile, a valanga sulle gambe di Kouamé, che fortunatamente per la viola non dovrà lasciare il campo. Nessuna esitazione, rosso diretto per il belga e Roma in nove contro undici.
Dopo 7 minuti di recupero, con annesso forcing finale della squadra di Italiano, il match dell’Olimpico termina in parità, con non poche polemiche per la mancata concessione di un penalty ai toscani.
Nel post-partita José Mourinho non si presenterà alle telecamere per le consuete interviste, ma diserterà lo stadio anzi-tempo, costringendo così la società giallorossa a comunicare il silenzio stampa.
Una scelta del tutto discutibile e che cancella di fatto i buoni propositi del portoghese e dimostra tutta la mancata serietà della società capitolina.
Da sottolineare anche l’atteggiamento, ormai noto, dei giocatori della Roma, nervosi, provocanti e in determinanti frangenti anche smaliziati, con il principale artefice che nel finale decide di stendere tutti gli avversari pur di non farli segnare, vale a dire Leandro Paredes, che si scontrerà anche con Ranieri (terzino della Fiorentina, ndr), il quale rivolgerà all’argentino le seguenti parole: “Sei un miracolato, vai a casa!“.
Clima tesissimo, in una gara importante, terminata con il più classico degli epiloghi: calciatori della Roma sotto i riflettori, mentre il loro “condottiero” scappa dalle telecamere, per evitare ulteriori dichiarazioni forti nei confronti della classe arbitrale.