Ha presentato, Alessio Dionisi, quest’oggi in conferenza la sfida contro il Cagliari, in programma domani sera alle 20.45 all’Unipol Domus.

Di seguito riportate le parole del tecnico toscano.

Sull’importanza del match contro il Cagliari…

“La partita di domani è sicuramente una partita difficile, molto importante, è uno scontro diretto, come sarà da qui alle prossime partite, anche come quello precedentemente giocato contro l’Empoli.

La dobbiamo affrontare con con il massimo della determinazione, sapendo che il Cagliari fa le sue fortune in casa e sapendo che nelle ultime tre partite il Cagliari in casa ha ottenuto 7 punti . Questi sono numeri importanti per una squadra che gioca in casa e ha la salvezza come obiettivo“.

Sul momento della squadra e quei tre punti persi contro la Roma…

“Dall’altro lato ci siamo noi che veniamo dalla sconfitta che ci ha lasciato l’amaro in bocca perché non la meritavamo, perché siamo rimasti in 10 troppo presto per poi riuscire a tenere il risultato in una partita fatta bene fin quando siamo rimasti in 11, ma fatta bene anche in 10.

Purtroppo non abbiamo mosso la classifica come da nostro obiettivo, che però rimane tale“.

Solo due le assenze, ma quanto peseranno?

“Domani mancheranno Boloca e Berardi, però sapevamo che il rischio fosse dietro l’angolo, perché domenica era diffidato e ha commesso un’ingenuità.

Andremo a Cagliari senza di loro ma con dei giocatori che sicuramente metteranno in campo tutto ciò che hanno dentro. 

La squadra, l’ho già detto, la vedo in crescita, anche se la gara contro la Roma possa dare l’illusione che ci abbia tolto qualcosa, l’abbiamo giocata bene senza però portare a casa il risultato.

Questo dovrà essere un motivo in più per fare bene domani, in una gara che sarà “sporca”, ma dovremo mostrarci all’altezza“.

Le condizioni del terreno di gioco e il clima in terra sarda…

“Non è il campo migliore per noi, ma stiamo lavorando anche su questo per essere migliori in queste situazioni e domani viene una partita giustappunto per vedere dove siamo.

A Cagliari c’è veramente un caldo ambiente, che si fa sentire e noi ce lo ricordiamo due anni fa e l’abbiamo visto nelle partite giocate dal Cagliari in casa quest’anno e sarà così tutto l’anno.

A Cagliari sono partite doppiamente difficili perché la squadra sembra che abbia un’altra pelle, un’altra identità, un’altra intensità, diventa più aggressiva, hanno caratteristiche fastidiose per noi, perché hanno velocità nelle partenze hanno colpitori di testa e giocano molto su questo“.

Come lavora la squadra e cosa manca per essere pronti?

“Noi lavoriamo sempre allo stesso modo, cercando di non snaturarci e al tempo stesso sapendo chi andremo ad affrontare, quindi, lavorando anche sulla forza  altrui come in questo caso del Cagliari.

Non abbiamo finito ancora di prepararla perché abbiamo anche oggi per prepararla e domani mattina a Cagliari faremo una piccola rifinitura“.

Volpato, un grande talento non ancora sbocciato…

“Volpato è cresciuto. E’ un peccato essere rimasti in 10, perché ovviamente le scelte che ho fatto nella partita precedente erano obbligate e non ho potuto fare le scelte che probabilmente avrei fatto.

Volpato è rimasto escluso per questo, perché ho dovuto fare scelte diverse perché dovevamo tra “difenderci” più che attaccare. 

Molto probabilmente troverà sempre più spazio, anzi sicuramente troverà più spazio poi io non alleno solo Volpato, ma alleno il Sassuolo e quindi devo cercare sempre di trovare il giusto equilibrio in campo con palla e senza e ad oggi ci sono giocatori che hanno trovato più spazio probabilmente perché nell’equilibrio garantiscono di più.

Sono sicuro che per come sta lavorando e per come sta troverà più spazio“.

E’ tempo di bilanci e di obiettivi, dove può arrivare questo Sassuolo?

“Il nostro obiettivo è di arrivare a 40 punti il prima possibile e siamo a 15.

In tre partite non si arriva a 40 ovvio che le partite passano e quindi si riducono quelle da giocare, che però sono ancora tante e sono molto importanti”.

L’inglese in risposta alle critiche di Mourinho?

“Sto studiando per impararlo (ride, ndr) soprattutto per migliorarlo.

Per quanto riguarda Mourinho tutto quello che dovevo dire gliel’ho detto nel post-partita perché mi sentivo in dovere in obbligo e avevo la volontà di farlo, per difendere quello che faccio, per difendere quello in cui credo, per difendere i colori che rappresento e i giocatori che alleno.

La parola spetta a me ed era giusto che qualcuno davanti a un microfono facesse valere quello che ritiene opportuno, quindi, tutto quello che dovevo dire l’ho detto“.

Un’ultima considerazione su quei tre punti sfuggiti dalle mani contro i giallorossi: c’è più rabbia o rammarico?

“Più che rabbia rammarico perché come già è successo per dei dettagli perdiamo delle grandi occasioni e quella di domenica poteva essere una grande occasione per fare punti contro una squadra contro la quale sei sfavorito.

Ci eravamo messi nelle condizioni migliori andando in vantaggio e sprecando una grande occasione sempre nel primo tempo quindi da un dettaglio a un dettaglio, che poi ha determinato il risultato finale come spesso ci succede e tante volte è successo anche nelle partite precedenti.

Non siamo ancora migliorati tantissimo su questo, dobbiamo essere più bravi, perché poi i dettagli determinano tanto, quindi, speriamo che tutto questo ci serva da lezione da riportare sicuramente in maniera positiva nella partita di domani, sapendo che di dettagli in partita ce ne sono tanti.

Noi lavoriamo per aumentare il volume della prestazione, però poi il dettaglio sposta gli equilibri e quindi anche domani dovremmo essere bravi nel volume di gioco e nella fase difensiva“.